Ho l’opportunità di fare una cosa cui tengo tanto nella vita

Ho l’opportunità di fare una cosa cui tengo tanto nella vita

13 Novembre 2019

In tempo di ammutinamenti, di ritiri schivati e di fenomeni che lasciano lo stadio prima della fine della partita, fa bene ascoltare Gianluca Vialli che dice: “Sarà divertente rivivere con Mancini le emozioni di una vigilia, le notti di attesa sotto lo stesso tetto, come alla Samp. E ritrovare nello staff altri amici di quella squadra”. La gioia della condivisione. Vialli potrà insegnare a Insigne quanto porti lontano l’armonia del gruppo; e a Chiesa quanto sia doveroso e gratificante spremere anche l’ultima goccia di sudore per la maglia che ti ha fatto grande, senza musi lunghi, prima di andare a cercar gloria altrove. Vialli lo fece per la Samp. Bello vederlo emozionato e felice al primo giorno vero da Capodelegazione della Nazionale. Era da oltre 25 anni che non indossava la stessa tuta dell’amico Roberto. Vialli&Mancini sono sempre stati squadra anche da lontano. L’amicizia vera non si riconosce dalla casacca, ma rivederli riuniti dalla stessa bandiera, coinvolti nella stessa missione, emoziona. Ieri Roby parlava in conferenza nell’Aula Magna e Luca ascoltava in platea. Quando si incrociavano gli sguardi, probabilmente a entrambi scappava da ridere. Vialli ha detto: “Rifare le cose di un tempo ci manterrà giovani”. Ma sarebbe sbagliato interpretare il suo nuovo impegno come una fuga all’indietro verso i giorni della gioia e dell’invulnerabilità. Le parole più belle che ha detto ieri sono queste: “Ho l’opportunità di fare una cosa cui tengo tanto nella vita: supportare le persone, ispirarle. Aiutare i giovani calciatori con la mia esperienza”. Gianluca Vialli sta combattendo e vincendo una partita durissima contro la malattia. Dopo il momento più critico della sua vita, in cui è stato costretto a concentrarsi su stesso, sul proprio corpo, è partito in contropiede verso gli altri: “Supportare, ispirare, aiutare”. La Nazionale non come rifugio, ma come dono. Questa è la migliore lezione che i giovani azzurri possono imparare dal Capodelegazione Vialli. Non solo io: gli altri. Ieri Luca, al fianco di Oriali, ammirava i quadri trionfali appesi a Coverciano: l’Italia di Bearzot, quella di Lippi… Squadre che vinsero in spogliatoio, prima che in campo. La sensazione è che Vialli&Mancini conoscano i segreti per impastare un gruppo del genere.

#LuigiGarlando

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